La manifestazione denominata Capitale Europea della Cultura (European Capital of Culture – ECoC) ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale europeo, rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei, rafforzare il sentimento di appartenenza a un’area culturale comune, stimolare il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra i popoli. Non è una competizione tra le eccellenze delle Città, è una competizione tra i progetti di futuro delle Città. L’Unione Europea chiede il coinvolgimento effettivo dei cittadini nella preparazione e nell’attuazione nonché un ampio sostegno politico e istituzionale.
Obiettivo del nostro Tavolo di lavoro è stato quello di elaborare una piattaforma di contenuti selezionati da proporre alla città e al territorio dalla quale avviare un confronto ampio, approfondito e articolato. Senza presunzione, con serietà, partendo dalle analisi e dagli studi esistenti e lasciando aperti tutti i punti che necessitavano di essere lasciati aperti.
Non dovevamo partire dall’eccezionale patrimonio geografico di Siracusa, la cui descrizione infatti non è contenuta nella nostra piattaforma. Il Tavolo invece doveva indagare, e lo ha fatto, l’esistenza o meno di motivazioni profonde per candidare la città a Capitale Europea della Cultura 2033: promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; ripensare le strategie di sviluppo del turismo; disegnare una strategia a medio-lungo termine con la cultura al centro, ampliando l’accesso e la partecipazione dei cittadini. Tutto ciò in un contesto caratterizzato dall’assenza di un progetto condiviso di Città e di politiche e infrastrutture culturali adeguate.